Mille presenze al festival della comunicazione #Controsenso, D’Alfonso: se continua a crescere così diventerà patrimonio della cultura abruzzese e italiana

Si chiude con un successo inaspettato la terza edizione di #ControSenso, il festival della comunicazione nato in Abruzzo, autofinanziato da una redazione giovane e dinamica. Un festival che in tre giorni ha messo a confronto una quarantina di ospiti tra giornalisti, scrittori, politici esperti di new media, per tanti seminari dall’alto profilo qualitativo che hanno fatto registrare ottocento accrediti e un inaspettato successo di pubblico.
Con 35 ospiti e 800 accreditati la tre giorni di Controsenso dedicata al giornalismo, alla cultura e alla politica ha visto la partecipazione di oltre mille persone che hanno apprezzato la formula smart dei seminari e dell’interviste e la qualità degli interventi. “Se Controsenso continuerà a crescere così”, ha commentato il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, “diventerà patrimonio della cultura abruzzese e italiana”
Sul palco del festival, che si tiene in Abruzzo, nel cuore montano della regione, tra Tagliacozzo, Avezzano e Sante Marie, anche Vittorio Sgarbi, il senatore Maurizio Sacconi, l’inviato di guerra Barbara Schiavulli e tanti altri relatori ed esperti che hanno catalizzato l’attenzione del pubblico sui temi di attualità politica, economica, sociale. Si è parlato di turismo, del lavoro che non c’è, delle prospettive future per chi cerca occupazione, ma anche di tutela del patrimonio artistico, paesaggistico e ambientale.
Formula semplice, fuori dalle righe, tanti e brevi seminari con durata di un’ora, linguaggio chiaro; senza fronzoli e varietà dei contenuti, sono gli elementi che hanno contribuito al successo dell’edizione numero tre di una rassegna che non è solo giornalistica ma che guarda oltre e che nella prossima edizione non mancherà di stupire con sorprese sempre nuove. Un festival in crescita che sta formando velocemente il proprio carattere e che può diventare punto di riferimento culturale e segno distintivo del cambiamento dei tempi e dei modi di comunicare.

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